Dipendenza da smartphone e cervello

Dipendenza da smartphone, cos’è e quanto è diffusa

Salvador Dalì, Rapsodia moderna, 1957

L’esistenza di profonde analogie tra uso eccessivo di smartphone e dipendenze comportamentali come il disturbo da gioco d’azzardo  e il disturbo da gaming e Internet sembra sempre più avvalorata dalla ricerca (Kwon et al., 2013, Lin et al., 2016) [i]. Sulla base di queste somiglianze è stata introdotta l’espressione “dipendenza da smartphone” (DS) per descrivere un uso eccessivo e disfunzionale dello smartphone che ricorda da vicino le dipendenze comportamentali sopra indicate. Sulla base dei criteri di ricerca di Internet Gaming Disorder (IGD), inclusi nella 5a edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), sono stati sviluppati diversi strumenti psicometrici specifici per la dipendenza da smartphone (Kwon et al., 2013, Lin et al., 2014)[ii]. Utilizzando tali strumenti, la prevalenza, vale a dire la diffusione, della dipendenza da smartphone è stata stimata tra il 12-28%, in particolare negli studenti (Haug et al., 2015, Lin et al., 2017, Lopez-Fernandez, 2017)[iii].

 

Automisurare il proprio grado di dipendenza dallo smartphone con un semplice test scientifico

In un precedente articolo su Psicoattivo ho descritto uno di questi strumenti nel dettaglio, proponendo anche una versione italiana di un semplice test scientifico per misurare da soli il proprio grado di dipendenza dallo smartphone.

 

Analogie tra dipendenze e uso eccessivo e problematico della smartphone

In seguito all’inclusione del disturbo da gaming e Internet nell’appendice della Quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – DSM-5, la ricerca condotta con strumenti di visualizzazione strutturale e funzionale del cervello ha fornito prove di diverse aree di disfunzione neurale associata a questa condizione (Weinstein, 2017, Yao et al., 2017)[iv]. Sono state evidenziate somiglianze con altre dipendenze legate a sostanze psicaottive e a dipendenze comportamentali, in particolare per quanto riguarda le anomalie dell’insula, della corteccia prefrontale laterale, della corteccia orbitofrontale, della corteccia cingolata, dello striato (Kuss, Pontes e Griffiths, 2018)[v], zone cerebrali rispettivamente coinvolte nella consapevolezza somatica, nell’autocontrollo, nell’attenzione e nel monitoraggio del comportamento, nel piacere, nella motivazione, nella fissazione e nella attuazione di automatismi appresi. Ho parlato più specificamente dell’alterazione alterazione della regolazione del desiderio e dell’autocontrollo correlate all’abuso dello smartphone in un precedente articolo.

 

Dipendenza da smartphone, quali effetti sul cervello?

Uno studio appena pubblicato sulla rivista Addictive Behavior ha provato specificamente a indagare la presenza di eventuali specificità strutturali e funzionali nel cervello di persone 48 con dipendenza da smartphone usando la Risonanza Magnetica Funzionale[vi].

 

Insula e consapevolezza somatica

I dati ottenuti dalla ricerca sembrano indicare che le persone con dipendenza da smartphone ha un ridotto volume di materia grigia inferiore nell’insula e nella corteccia temporale. L’insula è un’area corticale al centro della consapevolezza dei processi viscerali e somatici, nella coscienza del sé corporeo e nelle emozioni sociali. Ha per queste ragioni un importante ruolo nella regolazione dei processi emotivi e decisionali.

 

Corteccia cingolata anteriore, attenzione e autocontrollo

Visualizzazione delle alterazioni strutturali e funzionali a carico della corteccia cingolata

I soggetti indagati inoltre hanno mostrato una ridotta attività a riposo della corteccia cingolata anteriore. La corteccia cingolata anteriore è una struttura cerebrale principalmente deputata alla regolazione dell’attenzione, al monitoraggio dei comportamenti tesi verso un obiettivo, alla rilevazione di eventuali errori e ai conseguenti processi di inibizione comportamentale e riorientamento dell’azione. Per tutte queste ragioni le funzioni della corteccia anteriore cingolata sono fondamentali nell’autocontrollo, nelle scelte tra ricompense immediate e gratificazioni a lungo termine: quelle scelte in cui si inibisce un impulso immediato (un appetito, una distrazione, un piacere) che potrebbe compromettere il raggiungimento di un obiettivo desiderato nel tempo. Lo studio ha evidenziato inoltre che esiste una relazione diretta tra gravità della dipendenza da smartphone e riduzione del volume e dell’attività della corteccia anteriore cingolata.

 

Corteccia orbitofrontale, inibizione comportamentale e decisioni

La ricerca suggerisce pure che esistano effetti funzionali a carico della corteccia orbitofrontale. Questa area del cervello è implicata nel controllo degli impulsi e nella inibizione delle risposte impulsive, emotive o automatiche. Allo stesso tempo la corteccia orbitofrontale entra nella computazione del valore incentivante degli stimoli, quindi anche nella predizione delle gratificazioni associate a diversi possibili comportamento, per questo l’integrità funzionale della corteccia orbitofrontale è fondamentale nei processi di decisione[vii]. Soggetti con lesioni a questa struttura cerebrale mostrano comportamenti disfunzionali e la persistenza verso scelte svantaggiose a dispetto delle conseguenze osservate. Le dipendenze in generale sembrano associate ad anomalie nella struttura e nelle funzioni della corteccia orbitofrontale.

 

Rete cerebrale della salienza

I dati ottenuti dallo studio suggeriscono anche varie anomalie nel funzionamento della rete cerebrale responsabile della computazione della salienza, del valore incentivante degli stimoli. Ciò significa che i soggetti con dipendenza da smartphone possono interagire in modo disfunzionale con gli altri, con l’ambiente, col loro stesso organismo, perché codificano in modo distorto i segnali che percepiscono.

 

Dipendenza da smartphone e depressione

Lo studio indica infine una correlazione tra la severità della dipendenza da smartphone, anomalie nelle funzioni cerebrali e i punteggi conseguiti dai soggetti nella scala per la depressione di Beck. Ciò sembra suggerire che anche in assenza di una chiara depressione, la presenza di sintomi depressivi anche lievi può concorrere o conseguire all’uso eccessivo e problematico delle smartphone.

Stefano Canali

 

Riferimenti bibliografici

[i] Kwon et al., 2013,M. Kwon, D.-J. Kim, H. Cho, S. Yang. The smartphone addiction scale: Development and validation of a short version for adolescents. PloS One, 8 (12) (2013), Article e83558; Lin et al., 2016. Y.-H. Lin, C.-L. Chiang, P.-H. Lin, L.-R. Chang, C.-H. Ko, Y.-H. Lee, S.-H. Lin. Proposed diagnostic criteria for smartphone addiction. PloS One, 11 (11) (2016), Article e0163010.

[ii] Kwon et al., 2013. M. Kwon, J.-Y. Lee, W.-Y. Won, J.-W. Park, J.-A. Min, C. Hahn, D.-J. KimDevelopment and validation of a smartphone addiction scale (SAS). PloS One, 8 (2) (2013), Article e56936; Lin et al., 2014. Y.-H. Lin, L.-R. Chang, Y.-H. Lee, H.-W. Tseng, T.B.J. Kuo, S.-H. ChenDevelopment and validation of the Smartphone Addiction Inventory (SPAI). PloS One, 9 (6) (2014), Article e98312.

[iii] Lopez-Fernandez, 2017. O. Lopez-FernandezShort version of the Smartphone Addiction Scale adapted to Spanish and French: Towards a cross-cultural research in problematic mobile phone use. Addictive Behaviors, 64 (2017), pp. 275-280; Haug et al., 2015. S. Haug, R.P. Castro, M. Kwon, A. Filler, T. Kowatsch, M.P. SchaubSmartphone use and smartphone addiction among young people in Switzerland. Journal of Behavioral Addictions, 4 (4) (2015), pp. 299-307.

[iv] Weinstein, 2017. A.M. WeinsteinAn update overview on brain imaging studies of internet gaming disorder. Frontiers in Psychiatry, 8 (2017), p. 185; Yao et al., 2017. Y.-W. Yao, L. Liu, S.-S. Ma, X.-H. Shi, N. Zhou, J.-T. Zhang, M.N. PotenzaFunctional and structural neural alterations in internet gaming disorder: a systematic review and meta-analysis. Neuroscience and Biobehavioral Reviews, 83 (2017), pp. 313-324.

[v] Kuss et al., 2018. D.J. Kuss, H.M. Pontes, M.D. GriffithsNeurobiological correlates in internet gaming disorder: A systematic literature review. Frontiers in Psychiatry, 9 (2018), p. 166.

[vi] Horvath J. Et al. 2020. Structural and functional correlates of smartphone addiction, Addictive Behaviors, Volume 105, https://doi.org/10.1016/j.addbeh.2020.106334.

[vii] Stalnaker, T., Cooch, N., & Schoenbaum, G. (2015). What the orbitofrontal cortex does not do Nature Neuroscience, 18 (5), 620-627 DOI: 10.1038/nn.3982; Lin et al., 2017. Y.-H. Lin, Y.-C. Pan, S.-H. Lin, S.-H. ChenDevelopment of short-form and screening cutoff point of the Smartphone Addiction Inventory (SPAI-SF). International Journal of Methods in Psychiatric Research, 26 (2) (2017).

 

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