Realizzare un obiettivo o un cambiamento. Visualizzare il successo o lavorare sul senso di autoefficacia?

Aleksandr Dejneka. Futuri piloti. 1938

I manuali di auto aiuto, i guru della motivazione, dei processi di cambiamento e crescita personale spesso purtroppo divulgano indicazioni non solo infondate ma talora anche dannose e controproducenti. Una di quelle più diffuse suggerisce che per raggiungere un obiettivo personale, perseguire un successo o realizzare un cambiamento impegnativo sia utile visualizzare l’affermazione, le buone novità, i vantaggi e le positive acquisizioni che da essa scaturirebbero. In realtà diversi studi sperimentali e controllati indicano che fantasticare sul successo non solo è inefficace per la motivazione e per realizzare l’obiettivo, ma aumenta addirittura la possibilità di fallimento.

Uno studio del 2011[i], condotto dai ricercatori della London School of Economics and Political Science, ad esempio, ha dimostrato che, rispetto a fantasie neutre o anche negative sul futuro, indulgere nella visualizzazione del successo diminuirebbe i livelli di energia e motivazione che sostengono l’azione finalizzata.

Altri studi[ii] indicano addirittura che più vivide, intense e prolungate sono le visualizzazioni del futuro ideale e del successo tanto minori sono le possibilità che si arrivi ad esso. Cosa importante è che questi studi hanno chiarito che questo futuro idealizzato non si riferisce necessariamente a un’idea irrealistica della realtà. Vale a dire che visualizzare una condizione ideale, un successo, un cambiamento può essere controproducente anche quando si immaginano situazioni verosimili e tutto sommato raggiungibili.

Alla luce di queste premesse, cosa serve davvero per motivare le persone a raggiungere i loro obiettivi, a intraprendere percorsi di cambiamento difficili?

Prima di tutto è bene sottolineare qual è la differenza tra fantasia e aspettativa. La fantasia implica l’immaginazione di un futuro idealizzato, la visualizzazione di condizioni positive attese e auspicate. L’aspettativa invece si fonda sul giudizio che un individuo dà alle abilità personali utili ad agire con successo in vista di un determinato scopo: agisce cioè sul senso di auto-efficacia.

Numerosi studi hanno esplorato il modo in cui le persone realizzano un cambiamento (ad esempio smettere di fumare) o raggiungono un obiettivo ricercato (ad esempio trovare un lavoro, iniziare e mantenere un rapporto affettivo, affrontare e concludere un percorso di riabilitazione clinica, mantengono l’aderenza a un programma di cura per un disturbo psicologico o psichiatrico). Per ognuna di queste condizioni, i ricercatori hanno misurato quanto i partecipanti abbiano fantasticato su risultati positivi e quanto si siano aspettati effettivamente un esito positivo, monitorando con test appropriati i lori livelli di fiducia e di autoefficacia.

I risultati di questi studi suggeriscono che, indipendentemente dalle condizioni e dagli obiettivi, il successo e il cambiamento si producono più frequentemente nelle persone con aspettative più elevate rispetto a coloro che si limitano a fantasticare sul futuro desiderato. Uno degli elementi cruciali nel cambiamento e nel raggiungimento di un obiettivo prefissato sembra così essere l’autoefficacia. L’autoefficacia aumenta la motivazione e la persistenza verso compiti impegnativi, aumentando la probabilità che siano completati[iii].

L’autoefficacia percepita influenza anche il giudizio sulle cause degli esiti di uno sforzo verso un risultato desiderato. Coloro che si percepiscono come efficaci sono inclini ad attribuire i loro eventuali fallimenti a sforzi insufficienti, mentre quelli con uguali abilità, ma con una minore autoefficacia percepita attribuiscono i loro fallimenti al fatto di avere competenze carenti o insufficienti.

L’autoefficacia si fonda principalmente su quattro fattori:

1) Memoria della performance: il ricordo di precedenti successi o fallimenti in comportamenti analoghi;

2) Esperienza vicaria: osservazione del comportamento e delle conseguenze di azioni analoghe negli altri;

3) Arousal emotivo: interpretazione delle attivazioni fisiologiche, dei marcatori somatici delle emozioni;

4) Persuasione verbale: messaggi incoraggianti o scoraggianti da parte degli altri.

Se vogliamo perseguire il successo in un obiettivo personale, realizzare un cambiamento o aiutare qualcuno a realizzare un futuro che desidera è necessario fantasticare di meno e prestare più attenzione ai quattro fattori che modulano il senso di autoefficacia.

[i] Kappes, H. B., & Oettingen, G. (2011). Positive fantasies about idealized futures sap energy. Journal of Experimental Social Psychology, 47(4), 719–729 https://nyuscholars.nyu.edu/en/publications/positive-fantasies-about-idealized-futures-sap-energy https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S002210311100031X?via%3Dihub  

[ii] Natalia Macrynikola, Shama Goklani, Julia Slotnick, Regina Miranda, Positive future-oriented fantasies and depressive symptoms: Indirect relationship through brooding, Consciousness and Cognition, Volume 51, 2017, Pages 1-9, ISSN 1053-8100, https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1053810016303701

[iii] Albert Bandura, Social Learning Theory, Alexandria, VA: Prentice Hall, 1977

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Stefano Canali

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