L’uso di cannabis sembra associato ad alterazioni nei centri cerebrali emotivi e a difficoltà nella elaborazione delle emozioni

Franz Xaver Messerschmidt, Espressione delle emozioni

Una ricerca appena pubblicata condotta con strumenti di neuroimmagine suggerisce che nei giovani l’uso di cannabis sia associato ad anomalie cerebrali nei centri emotivi e a deficit di riconoscimento ed elaborazione delle espressioni delle emozioni.

Adolescenti e giovani adulti possono essere particolarmente vulnerabili agli effetti del consumo di cannabis a causa dell’elevata plasticità cerebrale tipica di questo periodo[i]. Tipicamente il cervello in questa fase della vita è estremamente sensibile all’azione dell’ambiente, agli apprendimenti, agli stimoli fisici, emotivi, culturali, chimici. Questa plasticità conferisce al cervello grandi potenzialità adattative e di apprendimento, funzioni cruciali nell’età evolutiva. Allo stesso tempo purtroppo questa acuita neuroplasticità rende i giovani molto più suscettibili all’assimilazione, all’incorporazione di stimoli patogeni, all’apprendimento di comportamenti patologici, come l’uso delle sostanze e gli eventuali effetti negativi associati.

 

Consumo di cannabis e altri disturbi del comportamento occorrono spesso insieme

L’uso di cannabis si presenta spesso in associazione con disturbi affettivi che spesso emergono durante l’adolescenza e la giovane età adulta[ii]. Esiste cioè un sensibile tasso di comorbilità tra consumo di cannabis e disturbi del comportamento come la depressione, il disturbo d’ansia, il disturbo bipolare, meno frequentemente il disturbo psicotico. Un possibile meccanismo alla base delle comorbilità psichiatriche e dei sintomi dell’umore nei giovani consumatori di cannabis potrebbe essere un’anomalia nella rete neurale che nel cervello codifica i processi affettivi, con conseguente compromissione dell’elaborazione delle emozioni. Una delle occorrenze che accomunano più frequentemente l’uso di cannabis con i molti disturbi del comportamento in età giovanile è il deficit nell’elaborazione dell’espressione delle emozioni[iii], che è un aspetto centrale del funzionamento sociale di un individuo[iv]. Diversi studi sperimentali suggeriscono che l’uso di cannabis è associato a una anormale elaborazione delle espressioni facciali delle emozioni. I consumatori di cannabis sembrano meno precisi nel riconoscere e discriminare le emozioni[v].

 

Uso di cannabis e alterazioni dei centri cerebrali che elaborano le emozioni

Circonvoluzione fusiforme

Queste evidenze sembrano correlare con quelle sulle alterazioni funzionali e strutturali che si osservano in molti consumatori di cannabis. Il consumo di questa sostanza è stato infatti associato a differenze strutturali nelle regioni del cervello associate all’elaborazione, al riconoscimento e alla regolazione delle emozioni tra cui la corteccia frontale mediale OFC (mOFC), laterale OFC (lOFC), anteriore cingolata (ACC), lobo temporale e circonvoluzione fusiforme[vi].

L’uso di cannabis è stato anche collegato alle differenze di volume nelle regioni subcorticali come l’amigdala, l’ippocampo e il cervelletto: strutture da cui dipendono le dimensioni affettive profonde, la reattività emotiva, la capacità di provare piacere, la sensibilità allo stress e le componenti basilari dei processi motivazionali[vii]. In genere, gli utenti di cannabis, rispetto ai non utenti, hanno volumi più piccoli in queste regioni cerebrali.

 

 

L’associazione tra uso di cannabis, anomalie cerebrali nei centri emotivi, riconoscimento ed elaborazione delle emozioni

La corteccia anteriore cingolata evidenziata in rosso in una immagine in sezione sagittale del cervello realizzata con risonanza magnetica

Uno studio appena uscito ha provato a osservare le correlazioni tra uso di cannabis, eventuali anomalie cerebrali nei centri emotivi e deficit di riconoscimento ed elaborazione delle espressioni facciali delle emozioni[viii]. Lo studio è stato condotto con risonanza magnetica su 55 persone tra i 16 e i 26 anni: 20 consumatori di cannabis e 35 non consumatori come controllo. L’indagine ha trovato un’associazione tra l’uso di cannabis nell’ultimo anno e volume ridotto della corteccia anteriore cingolata (ACC). La riduzione del volume di questa struttura critica nell’elaborazione dei processi emotivi si osserva anche nei soggetti che non consumano da tre o più settimane, vale a dire è un’alterazione persistente. Inoltre, anche all’interno di consumatori di cannabis astinenti, i volumi di ACC più piccoli sono associati ad una minore accuratezza in un compito di discriminazione emotiva.

Pertanto, l’uso cronico di cannabis durante l’adolescenza e la giovane età adulta può avere un impatto negativo e duraturo sui circuiti cerebrali da cui dipendono le emozioni. Ciò potrebbe causare difficoltà nel discriminare le sottili differenze nelle emozioni, che possono influire negativamente sull’umore e sul benessere emotivo. Certamente questo dato può anche essere interpretato in modo alternativo a proposito dell’ordine causale dei fenomeni osservati. Potrebbe essere infatti possibile che i soggetti con volumi ridotti della corteccia anteriore cingolata e quindi con minori capacità di discriminazione emotiva siano più propensi ad usare cannabis, magari come sostanza che allevia in qualche modo i disagi affettivi e motivazionali associati a questo deficit emotivo. Abbiamo già parlato ad esempio dell’associazione tra difficoltà a provare piacere (anedonia) e della propensione all’uso di sostanze psicoattive. In ogni caso la dimostrazione di questa associazione potrebbe contribuire a spiegare la comorbilità del consumo di cannabis e dei disturbi psichiatrici e magari servire a immaginare strategie di prevenzione e intervento per l’uso problematico di cannabis mirate per i soggetti che manifestano difficoltà a riconoscere le emozioni.

Stefano Canali

 

Riferimenti bibliografici

[i] Jacobus, J., Tapert, S.F., 2014. Effects of cannabis on the adolescent brain. Curr. Pharm. Des. 20, 2186–2193; Lisdahl, K.M., Gilbart, E.R., Wright, N.E., Shollenbarger, S., 2013. Dare to delay? The impacts of adolescent alcohol and marijuana use onset on cognition, brain structure, and function. Front. Psychiatry 4, 53; Lisdahl, K.M., Wright, N.E., Kirchner-Medina, C., Maple, K.E., Shollenbarger, S., 2014. Considering cannabis: the effects of regular cannabis use on neurocognition in adolescents and young adults. Curr. Addict. Rep. 1, 144–156.

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[iii] Samame, C., 2013. Social cognition throughout the three phases of bipolar disorder: a state-of-the-art overview. Psychiatry Res. 210, 1275–1286; Bourke, C., Douglas, K., Porter, R., 2010. Processing of facial emotion expression in major depression: a review. Aust. N. Z. J. Psychiatry 44, 681–696.

[iv] Phillips, M.L., Drevets, W.C., Rauch, S.L., Lane, R., 2003. Neurobiology of emotion perception I: the neural basis of normal emotion perception. Biol. Psychiatry 54, 504–514.

[v] Bayrakci, A., Sert, E., Zorlu, N., Erol, A., Saricicek, A., Mete, L., 2015. Facial emotion recognition deficits in abstinent cannabis dependent patients. Compr. Psychiatry 58, 160–164; Hindocha, C., Wollenberg, O., Carter Leno, V., Alvarez, B.O., Curran, H.V., Freeman, T.P., 2014. Emotional processing deficits in chronic cannabis use: a replication and extension. J. Psychopharmacol. 28, 466–471; Huijbregts, S.C., Griffith-Lendering, M.F., Vollebergh, W.A., Swaab, H., 2014. Neurocognitive moderation of associations between cannabis use and psychoneuroticism. J. Clin. Exp. Neuropsychol. 36, 794–805.

[vi] Battistella, G., Fornari, E., Annoni, J.M., Chtioui, H., Dao, K., Fabritius, M., et al., 2014. Long-term effects of cannabis on brain structure. Neuropsychopharmacology 39, 2041–2048; Epstein, K.A., Kumra, S., 2015. Altered cortical maturation in adolescent cannabis users with and without schizophrenia. Schizophr. Res. 162, 143–152; Chye, Y., Solowij, N., Suo, C., Batalla, A., Cousijn, J., Goudriaan, A.E., et al., 2017. Orbitofrontal and caudate volumes in cannabis users: a multi-site mega-analysis comparing dependent versus non-dependent users. Psychopharmacology (Berl) 234,

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[vii] Gilman, J.M., Kuster, J.K., Lee, S., Lee, M.J., Kim, B.W., Makris, N., et al., 2014. Cannabis use is quantitatively associated with nucleus accumbens and amygdala abnormalities in young adult recreational users. J. Neurosci. 34, 5529–5538; Nurmedov, S., Metin, B., Ekmen, S., Noyan, O., Yilmaz, O., Darcin, A., et al., 2015. Thalamic and cerebellar gray matter volume reduction in synthetic cannabinoids users. Eur. Addict. Res. 21, 315–320; Pagliaccio, D., Barch, D.M., Bogdan, R., Wood, P.K., Lynskey, M.T., Heath, A.C., et al.,

  1. Shared predisposition in the association between cannabis use and subcortical brain structure. JAMA Psychiatry 72, 994–1001.

[viii] Maple KE, Thomas AM, Kangiser MM, Lisdahl KM. Anterior cingulate volume reductions in abstinent adolescent and young adult cannabis users: Association with affective processing deficits. Psychiatry Res Neuroimaging. 2019 Jun 30;288:51-59. doi: 10.1016/j.pscychresns.2019.04.011. Epub 2019 Apr 30.

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