In questa prospettiva si fondono e si scontrano tanti suggestivi – quanto controversi – elementi della più avanzata ricerca nelle scienze cognitive, in neuroetica e negli studi di base sulle dipendenze, ma anche l’aspetto clinico e la dimensione della soggettività. Cose come l’idea di mente estesa, quella dei sé multipli, dello sconto dei valori e dei desideri nel tempo, quello della natura dell’identità dell’io, delle impalcature cognitive che lo tengono insieme, del conflitto tra appetiti-desideri e ragione e così via. Tutte questioni che nel caso del rapporto tra uomo e sostanze e più acutamente nelle dipendenze vengono amplificate.
Tra le altre occasioni, ho provato a parlare di tali questioni nel ciclo di conferenze “Critical Minds” organizzata dal Ser.T Asl 8 Zona Valtiberina e dai comuni di Sansepolcro e Anghiari.
Qui la registrazione integrale dell’intervento.