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    9-17Torino

    Negli ultimi anni il concetto di dipendenza ha subito un profondo slittamento teorico. Elemento  centrale  nella  attuale concettualizzazione della dipendenza è la perdita del controllo volontario del comportamento come effetto di un apprendimento patologico. La dipendenza sembra diventata cioè un disturbo cognitivo. Essa rappresenterebbe un disordine dell’apprendimento strumentale causato dalla reiterata attivazione del sistema di ricompensa cerebrale (perno profondo del macchinario decisionale) da parte delle sostanze d’abuso.
    Questa  idea  della  dipendenza  è  costruita  intorno  a  concetti  complessi come  quello  di  controllo volontario,  decisione, motivazione,  abitudine, incentivo, ricompensa, apprendimento, appetiti, desiderio e così via. La filosofia e le scienze cognitive da più di un secolo hanno sviluppato su tali temi teorie assai precise e strumenti critici molto sofisticati. Un impianto teorico che resta poco conosciuto a chi studia e lavora nel campo delle dipendenze.
    La conoscenza di quanto le scienze cognitive stanno portando alla luce a proposito dei processi in gioco nell’apprendimento, nel decision making,e dei meccanismi di controllo delle emozioni e degli appetiti, così come delle pratiche per intervenire su questi processi, sarebbe un potente ausilio per la comprensione delle dipendenze e per la messa a punto di strategie cliniche e  preventive  più  efficaci.  La  proposta  di  giornata  di  aggiornamento  è  pensata  soprattutto  in  vista dell’avvicinamento con queste conoscenze e competenze e la loro possibile traduzione in clinica.

    Questo il programma del corso che terrò:

    Contenuti:

    Dipendenze come disturbo cognitivo: esame critico delle evidenze e del concetto

    • Una patologia della memoria e dell’apprendimento
    • Una malattia cronica del cervello che compromette il controllo volontario e cognitivo del comportamento
    • Le dipendenze sembrano collegate ad alterazioni nelle strutture e nei meccanismi cerebrali che mediano le funzioni decisionali e i controlli inibitori
    • Discussione degli elementi di criticità di questa idea con esemplificazioni di casi dalle storia, dall’epidemiologia e dalla ricerca psicobiologia

     

    Controllo volontario del comportamento

    • Cosa significa?
    • Chi controlla cosa?
    • La mente modulare: l’Io come sistema di meccanismi sub personali (sé multipli?)
    • L’Io come centro narrativo di gravità?
    • Teoria dei sistemi decisionali neurocomportamentali
    • Autocontrollo come processo metacognitivo
    • Distorsioni cognitive nelle dipendenze

     

    Il paradigma delle abitudini

    • Diversi aspetti importanti delle dipendenze possono ricondursi a quelli che caratterizzano le forti abitudini: meccanismi di apprendimento, fissazione e rinforzo, automaticità, inneschi del comportamento ambientali e viscerali, difficoltà a inibire e controllare il comportamento abituale
    • Le dipendenze come memorie procedurali e abitudini eccessive?

     

    Apprendimenti, motivazioni, appetiti, comportamenti strumentali

    • Cos’è un apprendimento e come si fissa
    • Apprendimento strumentale e ricompensa
    • I mille volti del piacere e della ricompensa
    • Piacere, ricompensa, motivazioni e appetiti
    • Il sistema di ricompensa cerebrale, come funziona e vulnerabilità
    • Cervelli, ricompense, ambiente, cultura e valori. Guerra del Vietnam ed eroina. Il caso dei ratti aggiogati

     

    Le scelte intertemporali. Decidere oggi anche per il nostro Io di domani

    • Dipendenze e oscillazione delle preferenze
    • Meccanismi delle scelte intertemporali
    • Meccanismi neurocognitivi dello sconto iperbolico delle ricompense e dei valori futuri: miopia per il futuro e impulsività
    • Controllo o discontrollo come condizionamento operante e intertemporale. Il controllo dell’uso di sostanze si può imparare e nella gran parte dei casi si impara
    • Gestione della contingenza. Ricompense e voucher per l’astinenza

     

    L’autocontrollo

    • Autoregolazione e definizione sociale delle sostanze e dei consumatori
    • Forza di volontà?
    • The Standford marshmallow experiment
    • Perché si resiste o si cede alle tentazioni e ai desideri?
    • Ego-depletion: lo scaricamento dell’Io e dell’autocontrollo
    • Cosa scarica e cosa compete con l’autocontrollo
    • L’autocontrollo si affatica come un muscolo ma come un muscolo può essere rafforzato
    • Tecniche evidence based per rafforzare l’autocontrollo (con esempi ed esercizi)
    • Controlli cognitivi e riduzione craving
    • Autoconsapevolezza e autocontrollo
    • Mindfulness e autocontrollo (con esercizi base)
    • Autocontrollo ed esercizio fisico (con discussione ipotesi di intervento)
  • Ven
    10
    Giu
    2016