Cos’è una droga? Indicazioni dall’etimologia: una possibile storia del termine

Le ricostruzioni etimologiche del termine droga in italiano rimandano generalmente a quella proposta da Ottorino Pianigiani nel Vocabolario etimologico della lingua italiana (1907). Quella di Pianigiani è tuttavia un’analisi viziata da diversi errori storici, il principale dei quali riguarda la radice etimologica stessa della parola droga, che egli indica nell’olandese Droog diffusosi nel XVI secolo e analogo dell’anglo-sassone Dryg, dell’inglese Dry, termini che stavano per arido, secco: le qualità fisiche più evidenti delle piante essiccate e destinate a usi farmaceutici o come spezie.

Ritratto di Geoffrey Chaucer come pellegrino, dal manoscritto Ellesmere delle Canterbury Tales

In realtà, come evidenzia l’Oxford English Dictionary alla voce drug, la parola drogges, si ritrova già nel 1327 in un testo scritto dell’inglese medio ad indicare una sostanza per preparazioni farmaceutiche. In questo senso, il termine droga sembra provenire dal Francese medio drogue, che si riferiva genericamente a un ingrediente usato nelle preparazioni farmaceutiche. Dagli inizi del Quattrocento la voce sembra già piuttosto diffusa e la ritroviamo ad esempio anche nel prologo de The Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer, dove vengono descritte le figure dei pellegrini ognuno dei quali racconterà due storie lungo la via di Canterbury. Ritroviamo la parola drogges nella caratterizzazione del pellegrino dottore in medicina, come scrive Chaucer, pronto a spedire farmaci (drogges) ed elettuari ai malati.

Quindi originariamente la parola droga indicava ogni sostanza vegetale, animale o minerale usata nelle preparazioni farmaceutiche, oppure come ingrediente culinario, una spezia, oppure ancora come sostanza per la colorazione dei tessuti o la lavorazione di materiali.

In questa accezione la ritroviamo diffusa in italiano sin dagli inizi del 1500. Un uso che in ogni modo è rimasto nell’italiano moderno e contemporaneo, come dimostrano ad esempio i termini drogheria, droghiere.

L’uso della parola droga col significato che più comunemente gli attribuiamo noi oggi, di sostanza psicoattiva intossicante, stimolante o narcotica e stupefacente ad uso ricreativo o più in generale non terapeutico, si diffonde invece molto più tardi, sul finire del XVII secolo.

Stefano Canali

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