Cocaina

Cocaina storiaReperti archeologici delle Ande centrali dimostrano che l’uomo ha cominciato a masticare le foglie di Coca in epoche precedenti al 2500 a.C. La pianta della Coca ha avuto un’importanza enorme per tutte le civiltà andine. Essa ad esempio era il dono che il dio Sole aveva fatto a suo figlio, Manco CCapac, mitico fondatore dell’impero Inca, per alleviare le sofferenze umane ed infondere vigore alla nuova civiltà.
Gli spagnoli portarono la Coca in Europa già nel XVI secolo, ma i primi studi tossicologici furono condotto soltanto nella seconda metà del 1800, anche grazie all’isolamento della cocaina. La disponibilità della cocaina in forma pura facilitava anche le ricerche medico-scientifiche e l’impiego in clinica, soprattutto nel settore delle malattie nervose e mentali. Alla fine del 1800, la cocaina veniva ritenuta uno dei farmaci più efficaci mai messi a punto. Tra le applicazioni più controverse quella di farmaco per la disintossicazione dei morfinomani.
Ben presto, tuttavia, la diffusione dell’uso voluttuario rivelò la pericolosità della sostanza. Così, agli inizi del Novecento, l’Europa e gli Stati Uniti vennero colpiti da una delle più gravi epidemia d’abuso di droghe della storia. Nel 1912, la convezione dell’oppio dell’Aja, metteva al bando assieme agli oppiodi anche la cocaina.


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Cocaina

CocainaEffetti ricercati: euforia; piacere; sensazione di benessere, di aumento della sicurezza personale, dell’energia, della resistenza alla fatica, della lucidità mentale. Gli effetti ricercati durano da alcuni minuti a poche ore. L’esaurirsi degli effetti ricerca provoca depressione, ansia, spossatezza. Da qui la compulsione a riassumerla subito dopo.

Meccanismi d’azione: blocco della ricattura della dopamina, quindi aumento della concentrazione nella sinapsi e potenziamento della neurotrasmissione dopaminergica.

Effetti avversi a breve termine: aumento della pressione arteriosa e del battito cardiaco, insonnia, ipertermia, abolizione della fame, tremori, alterazione dell’attività elettroencefalografica. Sopravvalutazione delle proprie capacità psicomotorie e dei tempi di reazione con gravi pericoli in caso di guida di un veicolo. Con dosi elevate si può arrivare alla disorganizzazione del pensiero; a un sentimento di onnipotenza, con esplosioni di rabbia e aggressività incontrollata; al delirio; a crisi convulsive; a depressione respiratoria e morte.

Effetti avversi a lungo termine: crisi convulsive; infarto cardiaco, aritmie e ischemie anche cerebrali; riniti e altre affezioni del sistema respiratorio; riduzione della libido sessuale e anedonia, ossia incapacità di provare piacere. L’uso cronico conduce all’apatia, all’insonnia, al deperimento organico e al ritiro sociale. Quindi possono subentrare paranoia, forte suscettibilità, sospettosità con comportamenti violenti e distruttivi. La cocaina induce dipendenza con crisi d’astinenza caratterizzate da ansia, depressione e forte irritabilità, rallentamento psicomotorio e affaticamento.


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Reperti archeologici delle Ande centrali dimostrano che l’uomo ha cominciato a masticare le foglie di Coca in epoche precedenti al 2500 a.C. La pianta della Coca ha avuto un’importanza enorme per tutte le civiltà andine. Essa ad esempio era il dono che il dio Sole aveva fatto a suo figlio, Manco CCapac, mitico fondatore dell’impero Inca, per alleviare le sofferenze umane ed infondere vigore alla nuova civiltà.
Gli spagnoli portarono la Coca in Europa già nel XVI secolo, ma i primi studi tossicologici furono condotto soltanto nella seconda metà del 1800, anche grazie all’isolamento della cocaina. La disponibilità della cocaina in forma pura facilitava anche le ricerche medico-scientifiche e l’impiego in clinica, soprattutto nel settore delle malattie nervose e mentali. Alla fine del 1800, la cocaina veniva ritenuta uno dei farmaci più efficaci mai messi a punto. Tra le applicazioni più controverse quella di farmaco per la disintossicazione dei morfinomani.
Ben presto, tuttavia, la diffusione dell’uso voluttuario rivelò la pericolosità della sostanza. Così, agli inizi del Novecento, l’Europa e gli Stati Uniti vennero colpiti da una delle più gravi epidemia d’abuso di droghe della storia. Nel 1912, la convezione dell’oppio dell’Aja, metteva al bando assieme agli oppiodi anche la cocaina.


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