Il post discute l’impatto dell’uso di cocaina sulle funzioni cognitive in soggetti che sviluppano una dipendenza a esordio precoce.
Numerosi studi si sono concentrati sull’impatto che le droghe hanno sui processi di neuroplasticità e sugli esiti a livello delle funzioni cognitive [2, 3], in particolare Vonmoos e collaboratori [3a], hanno evidenziato come l’uso di cocaina in soggetti con meno di 19 anni abbia un effetto più marcato sulle funzioni cognitive rispetto a quello che ha in soggetti che iniziano tardivamente l’uso di questa sostanza. Tuttavia, nei citati studi veniva preso in considerazione un indice globale che comprendeva in sé molte funzioni cognitive (attenzione, memoria di lavoro, memoria dichiarativa, funzioni esecutive), precludendo, quindi, la possibilità di stimarne il singolo peso. Nel recentissimo lavoro di Lopes e collaboratori [3b], che costituirà il centro di questa trattazione, le singole funzioni cognitive vengono valutate utilizzando specifici test neuropsicologici:
– Digit Forward (DF) per lo span attentivo;
– Digit Backward (DB) per la memoria di lavoro;
– Trail Making Test (TMT) per l’attenzione divisa;
– Stroop Color Word Test (SCWT) per misurare la flessibilità cognitiva e il controllo inibitorio;
– Controlled Oral Word Association Test (COWAT) per la fluenza verbale;
– Wisconsin Card Sorting Test (WCST) per misurare la flessibilità, il ragionamento astratto, l’attenzione sostenuta e l’autoregolazione;
– Rey Osterrieth Complex Figure Test (ROCFT) per la memoria dichiarativa, le capacità di pianificazione e organizzazione;
– Frontal Assesment Battery (FAB) per le principali funzioni prefrontali quali astrazione, flessibilità mentale, programmazione motoria, controllo inibitorio, dipendenza/indipendenza dall’ambiente;
– Iowa Gambling Test (IGT) per il decision-making e il controllo inibitorio.
Quali sono le funzioni cognitive più compromesse dall’uso di cocaina durante lo sviluppo?
A tale proposito gli autori individuano 3 gruppi così costituiti:
-52 soggetti detti EOG (early onset users), cioè consumatori precoci, con una storia di dipendenza da crack/cocaina prima dei 18 anni;
-51 soggetti detti LOG (late onset group), cioè consumatori tardivi, con una storia di dipendenza iniziata dopo i 18 anni;
-63 soggetti facenti parte il gruppo di controllo.
I risultati ottenuti dall’analisi della covarianza tengono sotto controllo fattori quali l’età, l’IQ e scolarità.
Conferme giungono anche dalla psicologia comparata: se all’animale “adolescente” viene somministrata cocaina vi sono alterazioni nelle performance attentive con una corrispondente aumentata responsività alla dopamina nelle aree della corteccia prefrontale [10].
Altri studi svolti su animali evidenziano, inoltre, come l’uso di cocaina influenzi negativamente i processi di maturazione dell’ippocampo principalmente deputato nelle funzioni mnestiche, nei processi di memoria, con una conseguente modificazione morfologica e neurochimica della regione nell’età adulta. Nello studio di Lopes e collaboratori sono state evidenziate performance mnestiche peggiori rispetto ai controlli nei soggetti con dipendenza precoce [3b]. Tali risultati, tuttavia, potrebbero anche essere dovuti all’abuso combinato di più sostanze psicoattive, oltre alla cocaina, come cannabinoidi e alcol [11, 12].
Queste differenti fasi fisiologiche di maturazione del cervello e l’interazione che l’uso di sostanze causa su tali processi, potrebbero spiegare i diversi risultati ottenuti dai due gruppi di consumatori su diverse funzioni cognitive esaminate.
Di sicuro un’evidenza che accomuna entrambi i gruppi è che sia i consumatori precoci che quelli tardivi, ottengono prestazioni peggiori rispetto al gruppo di controllo, confermando che l’uso di cocaina altera in senso peggiorativo le funzioni cognitive, in particolare nell’ambito dell’attenzione, della memoria di lavoro, indipendentemente dai pattern d’uso [4, 15].
Conclusioni
Bisogna, tuttavia, mettere in luce alcuni limiti dello studio. Anche se le evidenze trovate confermano che l’uso precoce di droghe ha influenze negative sulle funzioni cognitive, non è possibile stabilire un rapporto certo di causalità. È molto plausibile che la cocaina possa influenzare la maturazione nervosa, ma non si può del tutto escludere che adolescenti con uno sviluppo nervoso anormale presentino una maggiore vulnerabilità a sviluppare dipendenze da droghe.
Evidenziare quali funzioni cognitive vengono maggiormente colpite dall’uso di sostanze ha un’importante ricaduta sul piano riabilitativo neuropsicologico. Diversi approcci riabilitativi come quelli basati sulle tecniche Mindfulness associate al Goal Management Training sembrano dare buoni risultati sulle singole funzioni cognitive (es. memoria di lavoro) ed estendere il loro effetto anche in contesti più ecologici [16] migliorando la qualità della vita dei soggetti che hanno avuto storie di dipendenza.
2.Cannizzaro, D.L., Elliott, J.C., Stohl, M., Hasin, D.S., Aharonovich, E. (2014). Neuropsychological Assessment Battery-Screening Module (S-NAB): performance in treatment-seeking cocaine users. Am J Drug Alcohol Abuse, 40(6), 476-83.
3. Gruber, S. A., Dahlgren, M. K., Sagar, K. A., Gönenç, A., Lukas, S. E. (2014). Worth the wait: effects of age of onset of marijuana use on white matter and impulsivity. Psychopharmacology (Berl), 231(8), 1455-65.
3a. Vonmoos M, Hulka LM, Preller KH, Jenni D, Baumgartner MR, Stohler R, Bolla KI, Quednow BB. Cognitive dysfunctions in recreational and dependent cocaine users: role of attention-deficit hyperactivity disorder, craving and early age at onset. Br J Psychiatry. 2013 Jul;203(1):35-43.
3b. Lopes BM, Gonçalves PD, Ometto M, Dos Santos B, Cavallet M, Chaim-Avancini TM, Serpa MH, Nicastri S, Malbergier A, Busatto GF, de Andrade AG, Cunha PJ. Distinct cognitive performance and patterns of drug use among early and late onset cocaine users. Addict Behav. 2017 Apr 29;73:41-47.
4. Vonmoos, M., Hulka, L.M, Preller, K.H., Minder, F., Baumgartner, M.R., Quednow B.B. (2014). Cognitive impairment in cocaine users is drug-induced but partially reversible: evidence from a longitudinal study. Neuropsychopharmacology. 39 (9), 2200-10.
5. Wechsler, D. (1999). Wechsler Abbreviated Scale of Intelligence. The Psychological Corporation: Harcourt Brace & Company. New York, NY.
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7. Ma, L., Steinberg, J.L., Hasan, K.M., Narayana, P.A., Kramer, L.A., Moeller, F.G. (2014)Stochastic dynamic causal modeling of working memory connections in cocaine dependence. Hum Brain Mapp, 35 (3),760-78.
8. Moeller, F.G., Steinberg, J.L., Schmitz, J.M., Ma, L., Liu, S., Kjome, K.L., Rathnayaka, N., Kramer, L.A., Narayana, P.A. (2010). Working memory fMRI activation in cocaine-dependent subjects: association with treatment response. Psychiatry Res, 181(3),174-82.
9. Tomasi, D., Goldstein, R.Z., Telang, F., Maloney, T., Alia-Klein, N., Caparelli, E.C., Volkow, N.D. (2007). Widespread disruption in brain activation patterns to a working memory task during cocaine abstinence. Brain Res, 26 (1171), 83-92.
10. Kantak, K. M., Bralow, N., Tassin, D. H., Brisotti, M.F., Jordan, C. J. (2014). Performance on a strategy set shifting task in rats following adult or adolescent cocaine exposure. Psychopharmacology (Berl), 231 (23), 4489-501.
11. Oliveira, A.C., Pereira, M.C., Santana, L.N., Fernandes, R.M., Teixeira, F.B., Oliveira, G.B., Fernandes, L.M., Fontes-Júnior, E.A., Prediger, R.D., Crespo-López, M.E., Gomes-Leal, W., Lima, R.R., Maia, C.S. (2015). Chronic ethanol exposure during adolescence through early adulthood in female rats induces emotional and memory deficits associated with morphological and molecular alterations in hippocampus. J Psychopharmacol, 29 (6), 712-24.
12. Abboussi, O., Tazi, A., Paizanis, E., El Ganouni, S.(2015). Chronic exposure to WIN55, 212-2 affects more potently spatial learning and memory in adolescents than in adult rats via a negative action on dorsal hippocampal neurogenesis Pharmacol Biochem Behav, 120, 95-102.
13. Giedd, J.N., Blumenthal, J., Jeffries, N.O., Castellanos, F.X., Liu, H., Zijdenbos, A., Paus, T., Evans, A.C., Rapoport, J.L. (1999). Brain development during childhood and adolescence: a longitudinal MRI study. Nat Neurosci, 2 (10), 861-3.
14. Lebel, C., Beaulieu, C., (2011). Longitudinal development of human brain wiring continues fromchildhood into adulthood. J. Neurosci, 31 (30), 10937–947.
15. Spronk, D.B., van Wel, J.H., Ramaekers, J.G., Verkes, .R.J. (2013). Characterizing the cognitive effects of cocaine: A comprehensive review. Neurosci Biobehav Rev, 37 (8), 1838–59.
16. Valls-Serrano, C., Caracuela, A, Verdejo-Garcia, A. (2016). Goal Management Training and Mindfulness Meditation improve executive functions and transfer to ecological tasks of daily life in polysubstance users enrolled in therapeutic community treatment. Drug and Alcohol Dependence, 165(1), 9–14.